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Apre lo Street Museum, graffiti come opere d’arte

giovedì, 13 novembre 2008 Lascia un commento Go to comments

Chissà se il nostro Presidente del Consiglio conosce l’ultima campagna di comunicazione di Tim Tribù. Infatti, vista la profonda crisi economica, il Governo ha deciso subito di prendere misure urgenti per arginare la situazione e ha dichiarato guerra ai writers! Il decreto legge poi, non è stato approvato dal CdM e verrà inserito in un emendamento al pacchetto sicurezza.

Ma torniamo a noi.

“La Street Art non può essere chiusa in un Museo.
Ma può un Museo contenere tutta la Street Art?”

E’ questo il claim della campagna di guerrilla, curata da Ninja Lab, che ha come obiettivo quello di creare il più grande museo a cielo aperto visitabile on-line. Lo Street Museum, in ottica “user generated” raccoglierà tutte le opere inviate dagli artisti di strada.  Tutte le opere inviate poi, saranno facilmente rintracciabili attraverso l’ausilio di Google Maps. Saranno gli stessi utenti poi, a votare le più belle e, al termine del contest, entreranno nel museo le 100 opere che avranno accumulato maggior punteggio e quelle che, a insindacabile giudizio della redazione, meriteranno di entrare a far parte della gallery e della pubblicazione successivamente distribuita.

Non siete dei writers? Disegnate l’omino ancora come facevate all’asilo? Non disperatevi! Armatevi di macchina fotografica e girate per la vostra città, immortalando le opere di strada che più vi piacciono! Potrete così diventare i curatori dello Street Museum e partecipare all’estrazione dei premi in palio. Non ci sono limiti, più scattate, più punti accumulate, più posibiltià avete di vincere!

Cari writers e non, allora, non vi resta che dare spazio alla vostra fantasia e colorare (o fotografare) i grigi muri delle città, perchè un conto è uno splendido murales, e un conto è imbrattare monumenti o strade del centro storico con scritte del tipo “Ti amo” .

Lasciandovi con la dichiarazione di Bossi dopo l’emanazione da parte del sindaco di Milano, Letizia Moratti, dell’ordinanza anti-writers, vi auguro un buon graffito a tutti!

“I muri devi lasciarli stare, sono il libro dei popoli”. (U. Bossi)

  1. biagio
    venerdì, 14 novembre 2008 alle 15:41

    Anche questa è arte!
    Anche se il modo di esprimere il proprio talento è cambiato non vuol dire che questa non si arte, diamo spazio anche ai writers e chissà magari nascerà un nuovo Picasso!

  2. curly angel
    venerdì, 21 novembre 2008 alle 19:18

    …secondo me dovrebbe esistere uno “Street Museum” in ogni città, un pezzo di strada, o cmq un quartiere dedicato appositamente a questo genere di arte, in cui sia legale e tranquillo “creare”…

  1. lunedì, 20 luglio 2009 alle 18:10

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