Il ritorno del ddl “Levi-Prodi”, l’ammazza blog!
Ricordate il ddl Levi-Prodi che obbligava tutti i blog a iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)?
Dopo la bufera scatenata e la caduta del Governo di centro-sinistra non se ne fece più niente, ma il ddl non fù cancellato, restò silente nelle aule di Montecitorio, fino a quando Daniele Minotti si accorge che la proposta di legge (Ddl C. 1269) è stata rimessa in circolo e adesso si trova alla Commissione Cultura della Camera.
Analizziamo insieme il testo.
Art. 2. (Definizione di prodotto editoriale).
1. Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.
Penso che quasi tutti i blog rientrino in questa definizione.
Art. 7. (Registro degli operatori di comunicazione).
1. Ai fini della tutela della trasparenza, della concorrenza e del pluralismo nel settore editoriale, tutti i soggetti che esercitano l’attività editoriale sono tenuti all’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione…
Quindi quasi tutti i blog dovranno iscriversi al ROC
Art. 8.(Attività editoriale sulla rete internet).
1. L’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.
3. Sono esclusi dall’obbligo dell’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un’organizzazione imprenditoriale del lavoro.
Qui la domanda da porsi è: “Come faccio a vedere se il mio blog costituiisce il frutto di un’organizzazione imprenditoriale?
La risposta è semplice. Secondo l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate, chiunque corredi il proprio blog con banner pubblicitari, promozioni o annunci tipo Google AdSense fa attività d’impresa
Quindi quasi tutti i blogger rientreranno nell’articolo 8 comma 1 e potranno essere denunciati per diffamazione, magari perchè è stata riportata una notizia che dà fastidio a qualcuno e subire un processo penale. Oppure, se non si iscrivono al ROC denunciati per stampa clandestina!
Evviva l’Italia!
Evviva la democrazia!
Naturalmente c’è ancora tempo affinchè la proposta diventi legge, ma dobbiamo gire in fretta! Copiate e incollate nel vostro blog il codice indicato sul sito di Antonio Di Pietro e diffondete la notizia attraverso il banner NO ALL’AMMAZZA BLOG!
Dopo la grande prova di democrazia dell’America, qui in Italia stiamo viaggiando su un binario del tutto opposto e questo che avverrà, se passerà l’ennesimo scempio, sarà l’ennsima dimostrazione che qui nessuno ha voce in capitolo se non il nano malefico a cui tutto è concesso.
E’ mai possibile che solo lui deve avere mezzi di comunicazione e invece la povera gente che magari vorrebbe avere una piccolissima voce in capitolo non può permettersi di dire nemmeno una parola, ma la vogliamo smettere!!!!BASTA!!!!!!
Beh, se non vi va bene, purtroppo…è triste ma “così è se vi pare”.
Beppe Grillo prova a fare qualcosa,l’iniziativa si chiama Free Blogger.
Servirà?