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Posts Tagged ‘berlusconi’

Fermiamo il Cavaliere

martedì, 13 ottobre 2009 2 commenti

Dopo la bocciatura del Lodo Alfano, Berlusconi è un “Cavaliere alla riscossa”.
“Ha una paura il Cavaliere. Di essere condannato a Milano nei processi Mills e diritti tv. E, subito dopo, di essere sbalzato via di sella da Napolitano. L’incubo del ’94 che ritorna”.
Dopo aver offeso con parole pesanti prima il Capo dello Stato e poi Rosi Bindi (rimasta per alcuni secondi allibita dopo aver udito quella frase, “lei è più bella che intelligente”), dopo essersela presa con le “toghe rosse”, il premier infuriato ha deciso di agire per fermare il complotto comunista ordito contro di lui.

Cosa ci aspetterà?
Un autunno e un inverno infuocati, dove il Parlamento sarà il campo di battaglia nel quale saranno in gioco la libertà e la democrazione di una nazione. Si cercherà di far passare leggi per favorire la prescrizione dei processi in cui Silvio è indagato, per favorire l’immunità, per arrivare entro il 2013 al presidenzialismo, il tutto per erigere un uomo al di sopra di tutto e di tutti.
Visto che l’opposizione non è in grado di fermarlo (vedi le assenze decisive in aula sul voto per il Lodo Alfano), non ci resta che farlo noi, attraverso l’informazione. L’unica arma che abbiamo. Abbiamo il diritto e il dovere di informare le persone su quello che sta accadendo in Italia, di raccontare come stanno realmente i fatti, visto che le tv di stato sono in mano sua. Ormai ne sanno più all’estero di noi su quello che sta succedendo alla democrazia italiana. Ogni giorno i giornali esteri riportano articoli su Berlusconi e la politica italiana, “sputtanando” non solo lui, ma un’intero popolo… e per usare uno slogano usato dal PdL in campagna elettorale… RIALZATEVI ITALIANI!

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Videocracy: basta apparire

venerdì, 4 settembre 2009 Lascia un commento

“In una videocrazia la chiave del potere è l’immagine….”

E’ questa la frase con cui inizia la descrizione del film-documentario Videocracy sul sito della Fandango, che distribuirà il film nelle sale italiane a partire da oggi 4 settembre.

Ho deciso di scrivere un post su questa pellicola per dargli un pò di visibilità, visto che in una videocrazia come la nostra è stato impossibile per i produttori ricevere un pò di pubblicità sia sulle reti (pubbliche?) che su quelle private (ma questo era scontato), perchè il trailer del film in questione era un messaggio politico.

Il regista Erik Gandini attraverso le testimonianze di Lele Mora, Babrizio Corona, Simona Ventura e Flavio Briatore mette in luce il funzionamento del sistema televisivo italiano che da 30 anni ci fa il lavaggio del cervello e che ha portato al potere Berlusconi.

Alla prima del Festival di Venezia, il filma ha riscosso un enorme successo, mentre sui Tg si è continuato a parlare solamente del film di Tornatore (Baarìa). Niente da eccepire, sarà pure un capolavore come i suoi film passati, ma proprio non mi va giù il fatto che al film prodotto e distribuito da Medusa venga dato tanto risalto e ad un altro film italiano in concorso non venga dedicata nemmeno una notizia senza filmato.

Prima di lasciarvi al trailer del film, eccovi l’ultima dichiarazione del nostro presidente del consiglio, rilasciata poche ore fa sul caso Boffo, che ristrae perfettamente la situazione di m…. in cui ci troviamo!

Il trailer di Videocracy (condividetelo!)

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Elezioni europee 2009: l’analisi del voto

sabato, 13 giugno 2009 Lascia un commento

Il voto delle elezioni europee appena concluse ci ha fornito delle indicazioni ben precise:
1) l’Europa così com’è non funziona
2) il modello di integrazione all’italiana è fallito
3) la globalizzazione anche

L’exploit della Lega Nord in Italia e dei partiti di estrema destra nel resto del continente ha evidenziato tutta l’insofferenza della gente verso lo “straniero” che arriva nel proprio paese. Questa insofferenza è stata sicuramente amplificata dalla crisi economico-finanziaria che sta attanagliando il mondo.
La storia ci insegna, infatti, che nei periodi di crisi i governi reagiscono adottando politiche protezionistiche, tendendosi a chiudere verso l’esterno. I popoli a loro volta, rispondono con un aumento di intolleranza verso chi arriva dall’estero per lavorare, in un periodo in cui la disoccupazione è elevata. Le urne hanno dimostrato proprio questo.

L’exploit dell’Italia dei Valori è invece di natura politica.
L’assenza di una linea politica chiara del PD ha spostato molti voti sul partito di Di Pietro, che in Parlamento è l’unico a dare la sensazione che esiste ancora un’opposizione. Adottando temi come la questione morale e il conflitto d’interessi dimenticati dal resto del centro-sinistra, è riuscito infatti, a guadagnare una fetta di elettorato deluso di centro-sinistra.

Per quanto riguarda gli altri partiti, il PdL ha registrato una lieve flessione (-2%) rispetto alle scorse politiche, mentre è rimasta sostanzialmente invariata rispetto alle scorse europee, anche se in questo caso il PdL ancora non esisteva.
Il Pd invece ha avuto un forte calo sia rispetto alle scorse politiche (-7%) sia rispetto alle scorse europee (-5%), anche in questo caso però, il PD non esisteva.

Infine i comunisti. Dopo essere rimasti fuori dal Parlamento italiano sono riusciti nell’impresa di fallire anche l’appuntamento europeo presentandosi divisi. La corrente di Ferrero (Rifondazione, Comunisti italiani e Sinistra europea), si è presentata con il simbolo della falce e martello, mentre la corrente di Vendola si è presentata con il simbolo Sinistra e Libertà. Entrambi gli schieramenti hanno ottenuto poco più del 3% dei voti che sommati avrebbero eguagliato i voti dell’UDC di Casini, mentre divisi non hanno superato lo sbarramento del 4%, utile per accedere alla spartizione dei seggi. Vendola dà la colpa a Ferrero, Ferrero dà la colpa a Vendola ed entrambi danno la colpa alla legge che ha istituito questo sbarramento… ai posteri l’ardua sentenza.

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Berlusconi e Noemi: e il caso Mills?

venerdì, 29 Maggio 2009 1 commento

In questi giorni non si fa altro che parlare di Berlusconi e dei suoi rapporti con la bionda Noemi.
Repubblica, oramai in aperto scontro con il premier, cerca disperatamente le risposte alle sue dieci domande e ogni giorno pubblica nuovi retroscena sul tormentone del momento, mentre Berlusconi rilascia dichiarazioni in giro per l’Europa contraddicendosi di continuo…
Ma quello che più mi colpisce è il silenzio sulla sentenza del caso Mills, passata in secondo piano dopo che è venuto alla luce il “noemigate”, ma d’altronde gli italiani preferiscono il gossip, e la presunta relazione tra un premier quasi 73enne e una ragazza da poco maggiorenne fa molto più audience di una sentenza che ha condannato l’ex legale di Berlusconi a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari.

Vediamo un pò più in dettaglio i fatti.
Mills è stato condannato lo scorso febbraio, ma le motivazioni sulla sentenza sono state pubblicate solo qualche giorno fa, e se avete voglia di leggerle tutte, a questo link troverete tutte le 360 pagine integrali.

Al centro del procedimento che riguarda Mills c’è l’accusa secondo cui il legale inglese tra il 1996 e il 1997 avrebbe incassato da Silvio Berlusconi 600.000 dollari come ricompensa per non aver rivelato in due processi (All Iberian e quello sulla corruzione nella Guardia di Finanza, con Mills in qualità di testimone e quindi con l’obbligo di legge di dire il vero e non tacere nulla), le informazioni su due società off-shore usate da Mediaset, secondo la procura, per creare fondi neri.

Nel processo per la corruzione nella Guardia di Finanza: – Mills avrebbe «omesso di dichiarare, pur specificatamente interrogato, che la proprietà delle società off-shore del Fininvest B Group faceva capo direttamente e personalmente a Silvio Berlusconi»; – di aver «omesso di riferire la circostanza del colloquio telefonico con Silvio Berlusconi nella notte di giovedì 23 novembre 1995, avente quale argomento la società All Iberian e il finanziamento illegale di 10 miliardi di lire erogato da Berlusconi tramite All Iberian a Bettino Craxi». – di aver «dichiarato circostanze false in ordine al compenso di circa un milione e mezzo di sterline ricevuto una tantum nel 1996 a seguito di accordi con Silvio Berlusconi – compenso qualificato come «dividend» e tenuto bloccato fino al 2000 in un deposito bancario…».

Nel Processo All Iberian si contesta a Mills: – di aver evitato di rispondere «alle domande sulla proprietà delle società offshore», sostenendo che «la proprietà è rimasta un po’ vaga, come dicevo prima, perché nessuno ha detto: io sono il proprietario di queste società… il cliente era il gruppo Finivest». Mills è anche accusato di «non aver riferito che beneficial owners delle società Century One e Universal One, in forza di accordi di trust stipulati dallo stesso Mills, erano Marina e Piersilvio Berlusconi; – di aver »omesso di riferire quanto a sua conoscenza in ordine al legame diretto esistente tra Paolo Del Bue, della fiduciaria Amer, e la famiglia Berlusconi«. Secondo l’accusa, per rilasciare queste dichiarazioni false o reticenti, Mills avrebbe ricevuto 600mila dollari da Carlo Bernasconi, ex manager Fininvest (deceduto) «su disposizione di Silvio Berlusconi».
(Fonte: Corriere.it)

Lo so che vi state chiedendo… E Berlusconi? Non è stato condannato?
Eh no!!! Se non avete la memoria corta ricorderete che una delle prime leggi approvate dall’attuale governo è stata il cosiddetto Lodo Alfano, con il quale veniva data l’immunità per le quattro più alte cariche dello Stato.
E qui, come direbbe il buon Lubrano, la domanda sorge spontanea: “Se Berlusconi avesse avuto la coscienza a posto, perchè varare questa legge?“.
Quindi, in attesa che la Consulta si pronunci sulla costituzionalità della legge, la posizione del buon Silvio è stata stralciata e il processo a suo carico è stato sospeso.
Praticamente siamo al livello delle dittature sudamericane.

In attesa dell’appello, Berlusconi si è difeso dicendo ancora una volta che la magistratura è eversiva, è politicizzata, è comunista ecc ecc… facendo passare il messaggio che dei giudici non ci si può fidare. Praticamente, se Berlusconi avesse ragione, noi vivremmo in un paese dove la legge non esiste, dove le sentenze vengono emanate in base a chi è più antipatico e in base al colore politico… visto che qualsiasi accusa contro il premier è sempre infondata!

Spero che il popolo italiano si ravveda e si accorga di quello che sta succedendo, che è di una gravità a mio avviso inaudita!
Ma purtroppo anche l’informazione nel nostro belpaese è abbastanza “pilotata” e molto morbida, e sembra che si preoccupino di più all’estero della situazione italiana; e se il Financial Times paragona Silvio a Mussolini, il Guardian già a febbraio si chiese come mai questa vicenda non avesse più di tanto destato l’attenzione pubblica, visto che in altri paesi ciò avrebbe destabilizzato l’intero sistema politico e portato alle dimissioni del primo ministro.

Bhè.. forse aveva ragione Elio… la nostra è una terra di cachi!

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Silvio Berlusconi e Noemi Letizia: la cronaca dei fatti

giovedì, 14 Maggio 2009 Lascia un commento

Riporto questo video pubblicato da Repubblica.it, in cui viene analizzato il caso Berlusconi – Noemi.

Faccio solo una considerazione.
Negli Stati Uniti, se il Presidente mente alla nazione su una cosa qualsiasi, viene mandato a casa, o quanto meno costretto alle dimissioni, o messo sotto processo (Nixon e Clinton ne sono due esempi). Questo perchè il popolo americano parte dal presupposto che se ha mentito una volta allora puoi aver mentito altre volte, o può continuare a mentire.. insomma quell’uomo non è più credibile.
In Italia i nostri politici di destra e di sinistra mentono tutti i giorni a tutte le ore, e il popolo italiano?

Vodpod videos no longer available.

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Fiorello, Berlusconi e il guerrilla marketing

domenica, 8 marzo 2009 Lascia un commento

Dal 1 Aprile Fiorello partirà con un suo programma su Sky.
Bhè, direte voi, dove sta la notizia?
La notizia è che Fiorello non riesce a pubblicizzare il suo show nè sulle reti Rai nè su quelle Mediaset.
Per capire il motivo di questa difficiltà bisogna fare un salto indietro, quando Fiorello, prima di lasciare Mediaset per Sky, andò a casa del suo datore di lavoro, Berlusconi, per comunicargli la scelta che avrebbe fatto.
Cosa rispose Berlusconi? Ce lo dice Fiorello in un video-messaggio andato in onda su Blob il 5 marzo, l’unico programma televisivo che gli ha offerto ospitalità.

Questo pseudo-spot è stato solo l’avvisaglia di quello andato in onda su Sky il 7 marzo in cui è nientepopòdimenoche Mike Bongiorno a fare da testimonial al “compagno” Fiorello. E l’ha fatto senza chiedere il “permesso” al suo datore di lavoro… sempre Berlusconi.

Aldo Grasso ha definito questi spot come il primo caso di “guerrilla marketing” nella storia della tv italiana… voci cosa ne pensate?

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Mills condannato

giovedì, 19 febbraio 2009 3 commenti

L’avvocato inglese David Mills è stato condannato a quattro anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari dal Tribunale di Milano. Il legale nel luglio del 2004 aveva raccontato ai pm Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo di aver ricevuto 600mila dollari dal gruppo Fininvest per dire il falso nei processi in cui era coinvolto Silvio Berlusconi.

Secondo il Tribunale, i 600mila dollari bonificati a Mills dalla Fininvest del ’98 sono serviti infatti a corrompere il legale inglese per testimoniare il falso – così come sostenuto dalla Pubblica accusa – in due processi che vedevano imputato l’attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (tangenti alla Guardia di finanza e All Iberian).

Berlusconi però, si era tutelato con l’approvazione del Lodo Alfano (uno dei primissimi atti del Governo Berlusconi) che interrompe i processi per le 4 cariche più alte dello Stato, e la sua posizione nel processo era stata stralciata.

Il corrotto è stato condannato…. e il corruttore???

Penso sinceramente che situazioni come queste siano davvero gravi in un paese “democratico” come l’Italia. Ma forse dopo le dimissioni di Veltroni da segretario del Partito Democratico di democratico in questo paese resta davvero ben poco… e mentre in Italia la sentenza ha vuto poco risalto e si è pensato più al festival di Sanremo e agli ascolti fatti, la stampa estera ci mostra così

Fonte: Repubblica.it

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Eluana Englaro: Berlusconi vs Napolitano

venerdì, 6 febbraio 2009 2 commenti

Questo articolo è scritto di getto.

Ieri leggo su “Il Sole 24 Ore” che la pressione fiscale nel 2009 salirà al 43,3%,  ovvero le tasse nel 2009 aumenteranno. Allorchè mi sono ricordato che sul programma elettorale c’era scritto l’esatto contrario. Per essere sicuro che la memoria non mi ingannasse sono andato a prendere il pdf che avevo salvato del programma del PdL, e leggo che Silvio aveva promesso di non mettere mai e poi mai le mani in tasche degli italiani… per chi non mi credesse scaricate il programma del Popolo delle Libertà e leggete le prime 4-5 pagine.

Il nostro amato Governo, allora, invece di occuparsi della crisi economica, delle migliaia di posti di lavoro che si stanno perdendo e delle famiglie che non arrivano a fine mese, magari preparando un piano economico serio, cosa fa? Fa il decreto d’urgenza per evitare che alla povera Eluana Englaro venga staccata l’alimentazione forzata, ignorando completamente l’appello del Presidente della Camera Gianfranco Fini e quello del Presidente della Repubblica che aveva nochiesto di preparare una legge in Parlamento e non un decreto legge.

E invece Silvio, cocciuto come un bimbo al quale si dice <non toccare questo!> E il bimbo la prima cosa che fa è toccarlo!…  Appena Napolitano invia la lettera al Consiglio dei Ministri, illustrando i motivi che lo avrebbero spinto a non firmare un eventuale decreto legge, lui lo approva nel CdM odierno. Come gesto di sfida, come per dire io faccio quel che mi pare.. tu non conti un cazzo! Lo minaccia quasi: “Se il presidente della Repubblica non firmasse il decreto, noi inviteremmo immediatamente il Parlamento a riunirsi ad horas ed approvare in pochissimo tempo, due o tre giorni, una legge che anticipasse quella legge che è già nell’iter legislativo, e cioè quella che contiene questa norma”. Arrivando addirittura a ricattare gli altri membri del Governo: “Accoglierei dimissioni di chi non vuole  il decreto”Bell’esempio di democrazia e di rispetto verso il Capo dello Stato… e poi accusano Di Pietro di mancare di rispetto al Capo dello Stato… e invece ha ragione quando dice che Berlusconi sta ricalcando le orme del nazismo!

Purtroppo in Italia si aspetta sempre prima che i buoi scappino prima di chiudere la stalla, dovevano pensare prima a fare una legge, adesso le uniche cose che contano sono il silenzio e il rispetto per decione così drammatica che un padre ha preso per la propria figlia, giusta o sbagliata che sia.

Stop alla dittatura di Berlusconi!!!

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Alitalia, da Air France ad Air France

venerdì, 16 gennaio 2009 2 commenti

Su Alitalia si è scritto e si è detto tanto, pure troppo.

Seguendo i consigli che mi giungono dai miei lettori, voglio riassumere tutta la vicenda in poche righe.

Alitalia stava fallendo e bisognava trovare un rimedio per salvare la compagnia di bandiera italiana. Così il vecchio governo Prodi decise di privatizzarla, scelta a mio avviso giusta, anche se avrei preferito il fallimento e la rinascita di una compagnia aerea  senza debiti. La privatizzazione, dopo alterne vicende che se avete voglia di leggere potete trovare qui,  doveva avvenire grazie ad Air France che avrebbe dovuto rilevare  Alitalia per diventarne azionista di maggioranza. Il piano di Air france prevedeva però circa 2100 esuberi circa. A questo punto si scatena l’ira dei sindacati e dell’opposizione di allora (il Pdl di Berlusconi e la Lega di Bossi), che temono per il futuro dell’aereoporto milanese di Malpensa (non per i 2mila esuberi). Così visto il clima ostile Air france si ritira e Alitalia è praticamente destinata al fallimento.

Nell’aprile del 2008 però, ritorna al governo il buon Silvio che come aveva promesso in campagna elettorale decide di fare il salvatore della patria (e di Alitalia) emettendo un prestito ponte di 300 milioni di euro molto contestato dall’UE per dare un altro pò di ossigeno ad Alitalia nel frattempo che si trovi un altro acquirente.
Deciso a tenere il tricolore sulla carlinga, Berlusconi riunisce una serie di imprenditori che fondano la CAI (Compagnia Aerea Italiana).

Dopo un lungo tira e molla con i sindacati Cai rileva Air One e poi la integra con gli asset di Alitalia, per dare vita alla nuova compagnia di bandiera che assumerà 12.639 lavoratori della vecchia Alitalia su 20 mila circa, per un totale di 8mila esuberi.

Ma CAI ha bisogno di un partner importante per volare alto e così dopo varie offerte e proposte, la spunta indovinate chi… Air France, che acquista il 25% della compagnia.

Risultato di tutta la faccenda?

Gli esuberi sono quadruplicati rispetto all’iniziale piano di salvataggio di Air France.
Drastico ridimensionamento del numero dei voli
Nascita di una piccolissima compagnia aerea, visto che 2/3 dei suoi voli saranno nazionali.

Chi ci è andato a guadagnare direte voi?

La risposta è tutta in questo articolo!

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Immunità parlamentare

sabato, 28 giugno 2008 Lascia un commento

Ci risiamo…

Si intitola “Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato” il disegno di legge che sospende i processi per quattro alte cariche dell’amministrazione pubblica: presidente della Repubblica; presidenti di Senato e Camera; presidente del Consiglio.
Saranno sospesi tutti i procedimenti penali, in qualsiasi grado e fase di giudizio in cui sono coinvolte le 4 figure istituzionali. Riguarderà tutti i reati, tranne l’alto tradimento e l’attentato alla Costituzione.

Sembra la trama del film “Gli Intoccabili”…. ma è la realtà!!!

Aveva promesso rose e fiori in campagna elettorale, ma le prime leggi che ha fatto riguardano tutte lui e il suo rapporto con la giustizia… “meno male che Silvio c’è…”

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